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Lettera del Presidente

Cari Lettori,

presentare il Bilancio di Sostenibilità di IMA S.p.A., è una delle funzioni più gradite che svolgo come CEO e Presidente del Gruppo. Questa affermazione nasce dalla piena consapevolezza che l’impegno di un’impresa non sia soltanto quantitativo, misurabile in prodotti e risultati economici. Aspetti certo vitali, segno del successo sui mercati. Ma che ci siano ruoli dell’impresa che ne definiscono la qualità, il ruolo sociale, l’impegno per il rispetto dei nuovi diritti.

In questo quadro, nonostante IMA abbia effettuato il delisting dalla Borsa Valori di Milano e, dunque, non sia tenuta a pubblicare annualmente una Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario, è stato deciso di produrre un Bilancio di Sostenibilità che risponda a tutti i requisiti per superare un processo di certificazione formale.

Questa scelta volontaria ha varie motivazioni:

  • soddisfare le richieste degli end-user dei prodotti e dei servizi di IMA S.p.A., sempre più sensibili a temi di natura ambientale, al rispetto delle persone, con particolare riferimento alla parità di genere;
  • descrivere l’impegno sociale dell’impresa nei territori in cui sono localizzati gli impianti produttivi;
  • focalizzare l’attenzione di tutti gli stakeholder sul rapporto virtuoso tra attori della filiera, che fonde in un tutt’uno la grande impresa e la rete dei fornitori;
  • comunicare l’impegno e la sensibilità di IMA verso temi di interesse globale, come il contributo progressivo alla decarbonizzazione, sottolineando lo sforzo effettuato anche durante il 2021 con la predisposizione di un Sistema di Gestione delle emissioni certificato ISO 14064-1, al fine di monitorare l’andamento e identificare le aree a maggior impatto su cui intervenire;
  • considerare il Bilancio di Sostenibilità come strumento di divulgazione delle pratiche di Gruppo.

In conclusione, considero il presente documento come un contratto dell’impresa verso la società locale e globale, nonché il modo migliore di presentarci sui mercati e nella società. La pandemia, le guerre, i conflitti a livello sociale, non possono distrarci dalla migliore cura per la ricostruzione: costruire l’impresa del futuro a dimensione umana e rispettosa dell’ambiente, dei consumatori e dei lavoratori.

Il Presidente

Alberto Vacchi

Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato