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Pubblicato il 01/10/2018

IMA e “Gender Label”, l'albo delle aziende sensibili alle politiche di genere

Un Albo che riconosca le aziende “Gender Label” della Città metropolitana di Bologna e delle Province di Modena e Ferrara. La proposta è stata avanzata questa mattina dal sindaco metropolitano Virginio Merola nel corso dell’incontro “IMAgining a different training, buone pratiche di genere per un’azienda che ascolta” che si è tenuto presso il Centro Servizi di IMA a Ozzano dell’Emilia (Bologna) e che ha visto gli interventi, tra gli altri, del Presidente e Amministratore Delegato di IMA e Presidente di Confindustria Emilia Alberto Vacchi, dell’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, dell’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti, della Direttrice dell’Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri Monica Parrellae di molte imprese del territorio tra cui FAAC Group, ALSTOM, DVP Vacuum Technology, Longari & Loman, YOOX-Net A Porter Group e Illumia.

La Città metropolitana di Bologna – ha spiegato il sindaco Virginio Merola vuole affermarsi come territorio socialmente responsabile, facendo di questa capacità un brand distintivo, che abbia un valore anche a livello reputazionale. Le buone pratiche che già oggi sonoadottate da imprese particolarmente sensibili e responsabilidevono poter essere volano per altre aziende, in particolare per le reti di piccole e medie imprese”.

Il progetto di sviluppo della Responsabilità Sociale, con una forte attenzione alle politiche di genere lanciato dallaCittà metropolitana prevede un“sistema premiante”che possa da un lato riconoscere l’impegno delle aziende responsabili e dall’altro agire da stimolo di diffusione territoriale di azioni concrete.

Il Presidente e Amministratore Delegato di IMA e Presidente di Confindustria Emilia Alberto Vacchi ha affermato:

Credo che dobbiamo trasformare in fatti, in buone pratiche, i punti dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite dedicati alle questioni di genere. Condivido lo sforzo di promuovere e riconoscere nelle aziende del nostro territorio, che ha il rispetto della persona nel suo DNA, tutte le iniziative volte ad eliminare le differenze di genere”.

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